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ECOMUSEO VALLE ELVO E SERRA

FUCINA MORINO

STORIA

 

 

Intorno al 1683 a Mongrando vi era un armaiolo, Pietro Bertono che riforniva anche il Reggimento della Guardia (il più importante) di S.A.R., probabilmente comprava i pezzi delle spade dalle altre fucine li assemblava e li vendeva ai Savoia.

Nel 1689 però i Bertono probabimente decisero di produrre in proprio le armi e quindi i comprano  un prato ed una pesta da riso, che trasformarono in Fucina.

Nel 1776 La fucina Bertone è indicata come edificio da fabbro ferraro.

Le due else di sciabola ritrovate nell'edificio sono francesi o piemontesi di derivazione francese del periodo napoleonico . 

Intorno al 1849 la fucina passa alla famiglia Morino Craveja  ( già attiva come fucinatori alla Balca sotto il comune di Sala) e venne apliata più volte. La famiglia   Morino è specializzata in ferri da taglio.

Nel XX secolo la maggior parte della produzione comprendeva  falci, lime e gravine (metà piccone e metà zappa) e falcetti dritti.

Aggiustavano anche armi da fuoco e durante la seconda guerra mondiale producevano mine anticarro per i partigiani.

I nipoti Alfeo e Spartaco saranno gli ultimi fucinatori e la fucina nel 1967 chiude.

Aldo Rocchetti